Tracey Rose. Abbattere Babilonia

L'artista sudafricana è una voce radicale nel mondo dell'arte internazionale dalla metà degli anni Novanta. Nel suo lavoro si occupa di post-colonialismo, genere, sessualità, razzismo e apartheid.

Al centro di tutto ciò ci sono il potere della performance art e il corpo, che per Tracey Rose è un luogo di protesta, indignazione, resistenza e discorso. Le sue performance hanno illuminato e commentato criticamente le esperienze chiave della transizione verso un mondo post-coloniale. Il suo lavoro è spesso descritto come assurdo, anarchico, provocatorio e carnevalesco. L'artista realizza la sua sensazionale pratica performativa in vari media come la fotografia, il video, l'installazione e il disegno. La retrospettiva presenta opere dal 1990 al 2021.

Curatori: Koyo Kouoh, Tandazani Dhlakama, in collaborazione con Kathleen Bühler

La mostra è stata organizzata da Zeitz MOCAA (Città del Capo, Sudafrica).


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