Luca Pignatelli. Astratto

Villa Malpensata, Riva Antonio Caccia 5, 6900 Lugano
La prima personale di Luca Pignatelli in Svizzera nasce dal dialogo fra l’artista e il curatore Francesco Paolo Campione. Punto di partenza dello scambio è la serie «Genesi e astratto», che il maestro milanese ha realizzato negli ultimi dieci anni. Le opere di grandi dimensioni sono ricavate da larghe porzioni di teloni ferroviari, giuntati, cuciti, forati e bruciati, per essere poi dipinti e lavorati con inserti di diversa natura. In questa serie la materia è ridotta ai minimi termini per restituire, secondo le modalità espressive dell’astrazione, il sapore di un universo ricco di significati che l’esperienza creativa riunisce in modo naturale.

Sono quarantanove le opere di Luca Pignatelli in mostra a Lugano, per la maggior parte presentate per la prima volta al pubblico. L’allestimento a Villa Malpensata, oltre a dare respiro alle grandi opere trasferisce in alcune sale veri e propri angoli dello studio milanese dell’artista. È questo il modo forse più semplice per mettere in evidenza la dimensione antropologica e il contesto sociale che fanno parte delle condizioni primarie di ogni creatività, anche la più astratta.

Biografia

Luca Pignatelli nasce nel 1962 a Milano, città in cui tutt’ora vive e lavora. Studia Architettura al Politecnico di Milano dove i corsi di composizione architettonica, segnati in quegli anni dalle intuizioni di Aldo Rossi e dall’idea di crescita sedimentaria della storia, assumono un valore centrale per la sua ricerca artistica. Fin dai suoi esordi, Pignatelli sviluppa una ricerca pittorica in dialogo con il tempo, la memoria e lo spazio. Dai disegni su carta e masonite, esposti per la prima volta nel 1987 alla Galleria Antonia Jannone di Milano, la sua produzione evolve attraverso l’uso di molteplici materiali, tecniche e opere di grande formato. All’origine delle opere di Pignatelli vi è un incessante processo di ricerca, appropriazione e riutilizzo di oggetti, immagini, forme, codici e iconografie, dalleantiche civiltà al progresso industriale: un eterogeneo archivio collettivo e universale di epoche antiche e contemporanee che l’artista mette in comunicazione attraverso analogie, contrasti e contaminazioni, secondo una propria visione del tempo fluido e circolare.

Note

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