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Vincenzo Vela (1820-1891) - Poesia del reale

Largo Vincenzo Vela, 6853 Ligornetto
A duecento anni dalla sua nascita,Vincenzo Velarimane un personaggio affascinante a tutto tondo, attore-protagonista sulla scena artistica e politica del tempo nelle sue duepatriedi riferimento, la Svizzera e l’Italia. Maggiormente riconosciuto e celebrato dalla seconda, realizzò per la prima il suo capolavoro della maturità,Le vittime del lavoro, il cui messaggio e monito conservano ancora oggi estrema attualità e pregnanza.

A tal proposito è utile ricordare che furono suoi contemporanei Gustave Courbet (1819-1877), padre del realismo pittorico, il filosofo Karl Marx (1818-1883), come pure il fondatore della Croce Rossa, Henri Dunant (1828-1910), che in Italia vide gli orrori della guerra. E come Courbet, il grande scultore svizzero seppe coniugare nel suo lavoro questioni ideologiche con questioni artistiche, il che gli valse, di conseguenza, fortune altalenanti.

L’esposizione è intesa come un’estensione della mostra permanente esposta al piano terra e, attraverso dodici sezioni, presenta le due anime dello scultore: quella di artista innovativo e versatile e quella di cittadino impegnato e interessato al suo tempo. Su entrambi i versanti Vincenzo Vela seguì con determinazione la propria strada, un fatto che già in giovane età gli garantì un enorme successo. L’intento della mostra è di porre l’accento su alcuni aspetti specifici. Tra questi si ricorda il metodo di lavoro innovativo dell’artista, volto a rappresentare il reale in modo fedele alla natura e allo stesso tempo all’espressione interiore e alla verità, che fa di Vela il capofila della scultura di stampo realista alla metà del XIX secolo. Trovano però spazio anche tematiche più intime e sovente trascurate della sua produzione, come la scultura d’infanzia, senza tuttavia tralasciare il rapporto profondo che lo scultore ticinese ebbe con la rappresentazione del potere e con gli avvenimenti politici del suo tempo. Accanto ai gessi provenienti dalle collezioni del museo, sifa ricorso ad alcuni prestiti e all’inclusione di materiale di studio, calchi dal vero, maschere funerarie, disegni e soprattutto fotografie, che non solo sono serviti da modelli o da fonti di ispirazione, ma che hanno costituito la base per lo sviluppo del suo stile naturalistico, meglio definito cometradizione verismo. Oltre che come artista, lo scultore si è distinto per l’uso attento e precoce del mezzo fotografico, al quale è dedicata la seconda parte della mostra, che prende lo spunto dalla ricca e variegata collezione fotografica presente al Museo.

1. Vincenzo Vela (1820-1891)

Calco dal vero di una schiena virile, modello per loSpartaco, ca. 1848, gesso, 46 x 52 x 23,3 cm

Ligornetto, Museo Vincenzo Vela, inv. Ve876

© Museo Vincenzo Vela - Foto Mauro...

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