14.12.2025
Zone 30 - Art public, Rue centrale 6, 3960 Sierre
"Viaggio di ritorno
Attraverso sei immagini che diventano quasi astratte, l'artista crea una composizione ritmica e poetica in cui il cielo e le montagne si invertono e si mescolano, dove il vuoto diventa pienezza, rivelando nuove forme piramidali e ribaltando la nostra percezione tradizionale del paesaggio alpino e la nozione di sublime che è spesso associata ad esso.
Attingendo a diapositive recuperate, appartenute a una coppia di turisti amanti delle montagne del Vallese, ha scelto di riappropriarsene in due modi semplici ma potenti: capovolgendole e classificandole in base alle sfumature di blu del cielo. Il risultato è un paesaggio panoramico che segue la pendenza della Rue Centrale, ricostruito secondo il principio del cianometro. Questo strumento, inventato nel 1789 dal fisico e naturalista ginevrino Horace-Bénédict de Saussure, veniva utilizzato per confrontare il colore del cielo a diverse altitudini:
"È un fatto noto a tutti coloro che hanno raggiunto le cime delle alte montagne che il cielo vi appare di un blu più scuro che in pianura. [...] Da allora, [...], ho lavorato su queste variazioni".
Partendo dalle ricerche di De Saussure, Delphine Renault gioca con gli strumenti scientifici e con l'occhio del turista per ricreare il proprio paesaggio, privilegiando il cielo rispetto alle cime e trasformando le sfumature di blu derivate dai riferimenti cromatici nei cieli delle fotografie amatoriali.
Biografia
Spostandosi tra Parigi e Ginevra, Delphine Renault si è diplomata alle Écoles supérieures des Beaux-Arts di Lione e di Rennes e alla HEAD nel 2010. Ha esposto i suoi lavori al Palais de l'Athénée, alla Halle Nord, a Zabriskie Point, a Hit e all'agenzia Milkshake di Ginevra. Ha esposto anche a Yverdon-les-Bains, Basilea, Sion, Losanna e Vevey, oltre che a Parigi, Grenoble, Annecy, Amiens e Beauvais. Le sue opere sono visibili sul Lac des Vernes a Meyrin, nella discarica di Gland, a Veyrier e all'Università di Tolosa. Le sue opere fanno parte delle collezioni di Grand Lancy, della Communauté de communes du Grand Pic St Loup, del Cantone di Vaud e della FMAC di Ginevra.
La pratica artistica multidisciplinare di Delphine Renault gioca con le nozioni di status e funzione, nonché con il punto di vista dello spettatore. I visitatori sono spesso immersi in installazioni site-specific.
Nota: Questo testo è stato tradotto da un software di traduzione automatica e non da un traduttore umano. Può contenere errori di traduzione.
Attingendo a diapositive recuperate, appartenute a una coppia di turisti amanti delle montagne del Vallese, ha scelto di riappropriarsene in due modi semplici ma potenti: capovolgendole e classificandole in base alle sfumature di blu del cielo. Il risultato è un paesaggio panoramico che segue la pendenza della Rue Centrale, ricostruito secondo il principio del cianometro. Questo strumento, inventato nel 1789 dal fisico e naturalista ginevrino Horace-Bénédict de Saussure, veniva utilizzato per confrontare il colore del cielo a diverse altitudini:
"È un fatto noto a tutti coloro che hanno raggiunto le cime delle alte montagne che il cielo vi appare di un blu più scuro che in pianura. [...] Da allora, [...], ho lavorato su queste variazioni".
Partendo dalle ricerche di De Saussure, Delphine Renault gioca con gli strumenti scientifici e con l'occhio del turista per ricreare il proprio paesaggio, privilegiando il cielo rispetto alle cime e trasformando le sfumature di blu derivate dai riferimenti cromatici nei cieli delle fotografie amatoriali.
Biografia
Spostandosi tra Parigi e Ginevra, Delphine Renault si è diplomata alle Écoles supérieures des Beaux-Arts di Lione e di Rennes e alla HEAD nel 2010. Ha esposto i suoi lavori al Palais de l'Athénée, alla Halle Nord, a Zabriskie Point, a Hit e all'agenzia Milkshake di Ginevra. Ha esposto anche a Yverdon-les-Bains, Basilea, Sion, Losanna e Vevey, oltre che a Parigi, Grenoble, Annecy, Amiens e Beauvais. Le sue opere sono visibili sul Lac des Vernes a Meyrin, nella discarica di Gland, a Veyrier e all'Università di Tolosa. Le sue opere fanno parte delle collezioni di Grand Lancy, della Communauté de communes du Grand Pic St Loup, del Cantone di Vaud e della FMAC di Ginevra.
La pratica artistica multidisciplinare di Delphine Renault gioca con le nozioni di status e funzione, nonché con il punto di vista dello spettatore. I visitatori sono spesso immersi in installazioni site-specific.
Nota: Questo testo è stato tradotto da un software di traduzione automatica e non da un traduttore umano. Può contenere errori di traduzione.
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Florence Zufferey